La giornata torinese del 5 Marzo 2017 si è colorata del rosa del Just the Woman I am. Questo evento di sport, benessere e cultura ha raggiunto cifre record rispetto agli anni precedenti. Le iscrizioni alla corsa benefica sono state infatti 15.800, mentre le presenze in Piazza San Carlo si stimano intorno alle 60.000. I numeri evidenziano come questa manifestazione abbia ampiamente raggiunto l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi che tanto interessano il mondo femminile. Gruppi sportivi si sono cimentati in danze, lezioni di fitness e difesa personale. Ma protagoniste della giornata sono state anche la salute, con visite e screening gratuiti, e la cultura, rappresentata dai gruppi di ricerca degli Atenei torinesi.
Molte associazioni si sono adoperate per la riuscita dell’evento. Tra queste, il Lions Club coadiuvato dai Leo, i quali hanno avuto un ruolo di rilevanza nel farsi portavoci del mondo in rosa.

In prima linea ha partecipato alla giornata il presidente incoming del Distretto Leo 108ia1, Ronni Semeraro, che ha gentilmente accettato di condividere la sua esperienza a tutti gli effetti positiva.

  “E’ stata una giornata all’insegna di quali emozioni?“

“È sempre emozionante vedere così tante persone unite per una valida causa. Inoltre, se a questo si aggiunge la compagnia dei Leo di un altro distretto, l’ironia e i postumi di una conferenza molto molto emozionante, si crea un mix unico firmato Leo.”

Come hai vissuto, in qualità di ragazzo, questa esperienza? Pensi che sia un valido modo per conoscere più a fondo il mondo femminile e lo consiglieresti dunque al pubblico maschile?”

“Sono molto vicino a tutte le difficoltà femminili. Ma devo ammettere che il mondo “in rosa” ha spesso una marcia in più. È un mondo affascinante fatto di originalità ed eleganza e spesso più forte di quanto si immagini, soprattutto quando fa squadra. Ammetto che temevo di essere uno dei pochi rappresentanti maschili alla corsa, ma erano molti di più di quelli che pensavo. In ogni caso mi permetto di consigliarlo a tutti. Bisogna andare oltre al pregiudizio che può scaturire e poter cogliere il significato intrinseco dell’evento, ovvero quello di riuscire a dare un sostegno alla ricerca per un futuro sempre migliore in cui tutti, indipendentemente dal genere, possano vantare di aver dato un apporto positivo.”
  “Al termine dell’evento ti sei sentito maggiormente informato sui temi della salute e della ricerca?”

“No, la corsa non mi ha fornito informazioni in più. Probabilmente perché non ero nel punto giusto per riuscire ad ascoltare (la piazza era gremita e all’aperto). Parto però un po’ in vantaggio perché nei Leo e nei Lions si parla spesso di salute e prevenzione e la mia indole curiosa mi ha portato sempre a informarmi.”
Da futuro presidente guideresti e in che modo il distretto nei confronti di questo evento?

“Mi è dispiaciuto non vedere molti soci del nostro distretto a questo evento seppure si è svolto in una città del nostro territorio. Non credo che la comunicazione sia mancata e neanche la sensibilità alla tematica. Mi piace pensare che forse una serie di altri impegni li abbiano tenuti occupati; a questo bisogna aggiungere che il nostro Distretto è molto vasto e molti club non sono facilitati a venire in Torino per partecipare assiduamente alla vita della città. Questo però è un evento che merita davvero anche se non è organizzato direttamente dai Leo. Bisogna a volte considerare anche le molteplici iniziative che il mondo al di fuori dei Leo propone. Se si riproponesse l’evento il prossimo anno mi piacerebbe una maggior partecipazione in quanto risulta in linea con il nuovo TOD, Leo 4 Women, eletto in sede di Conferenza.”

Just the woman I am

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